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One Killing Shot

..non importa da dove provengano o chi le abbia inventate, se cambieranno il mondo o rimarranno una cazzata fra amici: ogni idea creativa conta..

Solid light..

Questo post non ha senso perché quello che vorrei raccontare non può essere descritto a parole..

Iperbole per un attacco in stile giornalistico? Può darsi, ma non ho finito con i trucchetti ad effetto e svelo subito la notizia, o meglio il soggetto di questo post (senza senso): un’installazione di Anthony McCall che unisce disegno, scultura e cinema..

Sempre un’esagerazione quell’attacco? Allora, riflettete bene su ciò che vi propongo: un’opera d’arte che unisce disegno, scultura e cinema. Può esistere? Che cosa potrebbe essere?

Fermatevi davvero un attimo a ragionare, cercate di figurarvi come possa essere quest’opera. Io ci ho provato davvero: fermo, davanti all’ingresso dello spazio dedicato all’artista all’interno dell’Hamburger Bahnhof, museo di arte contemporanea di Berlino, davanti ad un cartello che recitava ‘5 minutes of pure sculpture’ e ad un sottotitolo che confermava l’intento dell’autore, una sintesi di disegno, cinema e scultura..

Mi sono fermato e ho provato a figurarmi come questi tre mondi potessero effettivamente comunicare, e non ci sono riuscito. Anzi, ammetto di aver pensato “Il cartello all’ingresso può dire quello che vuole, dentro non ci sarà nulla di tutto questo”..

Non è stato così. Volete pensarci ancora?

 

Solid light..

Ecco quello che appare all’ingresso della mostra: una stanza completamente buia, di un nero nel quale non si distingue la propria ombra. Buio, immenso, senza confini reali. Eppure, un'interruzione brusca, violenta, inaspettata di quel buio chiarisce che hai sbagliato domanda: non serve interrogarsi su ‘come’ sia possibile unire disegno, cinema, scultura, ma su ‘che cosa’ li unisca..

La luce..

Fasci di luce scendono dal soffitto e dalle pareti, e creano linee sul terreno. Disegno..

Linee in movimento, perché la luce si muove a creare forme sempre nuove. Cinema..

Linee di luce che, anche grazie al fumo, creano spazi reali, percepibili, solidi. Scultura..

 

Solid light..
Solid light..

Fra i tre elementi, l'idea di scultura colpisce più di tutti, anche secondo il pensiero dell’autore, che infatti definisce la propria opera ’solid light’..

In fondo, una luce che crea un disegno non è di per sé una novità, e una linea in movimento rappresenta la natura stessa del cinema. Ma che una luce crei spazi realmente percepibili, definiti, figure solide, geometriche, riconoscibili, e che ciò si combini anche a disegno e cinema, è veramente difficile da credere, e da raccontare..

Cosa pensereste se vi dicessi che a contatto con l’opera rappresentata nell’immagine successiva, una sorta di tenda indiana di cui la fotografia ha catturato la sola base ma che possedeva vere pareti di luce, le persone uscivano realmente da quella fessura sulla destra che sembrava indicare l’ingresso allo spazio?

 

Solid light..

A volte l’arte contemporanea non è facile da comprendere: va studiata, indagata, e può essere interpretata sotto mille diversi aspetti, ma qui interessa una chiave di lettura: la creatività..

Di fronte ad un'opera, ci si chiede quale sia il suo aspetto creativo, può essere che lo si trovi, oppure no, per mancanze nostre o dell’opera stessa. Ma se quella creatività è così evidente da lasciarti a bocca aperta, da farci pensare ad essa ancora un anno più tardi, da spingerci a scrivere un post che non potrà che iniziare con “Questo post non ha senso..”

Bè, quella è arte per certo, e io nell’attacco non mentivo..

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